Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Kinshasa nuovo anno 2012

Stampa

 

P. Diego Spadotto, Il sociologo e filosofo Edgar Morin, a proposito dell’attuale crisi europea, scrive: “Là dove cresce il pericolo, cresce anche ciò che salva”. L’opportunità suprema è inseparabile dal pericolo supremo. E’ ormai evidente per tutti che l’origine della crisi attuale è valoriale e non semplicemente economica. I Paesi che più soffrono con le conseguenze dalla crisi economica e morale sono quelli più poveri. Per questo là dove la sofferenza e  il pericolo sono maggiori, maggiore deve essere l’aiuto e la solidarietà. E’ quanto stanno facendo i nostri missionari nella Repubblica Democratica del Congo. Per i bambini che frequentano la Scuola Cavanis a Kinshasa, nonostante le difficoltà e i pericoli quotidiani, frequentare la scuola vuol dire credere che sia possibile un futuro diverso, significa potersi affrancare da quella miseria che oggi costringe 20 milioni di persone a vivere in condizioni igienico sanitarie e alimentari insostenibili.

In questo Paese, il Congo Repubblica Democratica, uno dei più impoveriti al mondo, la guerra civile, l’instabilità politica, la dipendenza cronica dagli investimenti stranieri, l’assenza di un’economia per la gente e a beneficio di tutti, la corruzione, hanno privato l’infanzia dei suoi diritti fondamentali: l’istruzione, l’educazione. Il Congo non è un Paese povero ma un paese ricco di “ogni ben di Dio”, é un Paese umiliato e impoverito. E’ reso povero da quanti, dentro e fuori del Paese, hanno interesse a mantenerlo dipendente e impoverito. Il resto lo fanno le malattie, malaria, parassitosi intestinale, febbre tifoidea, dermatiti, cardiopatie e le tristi condizioni igienico sanitarie. Come Cavanis investiamo nella scuola perché crediamo che se non si forma una coscienza critica nella gioventù non cambierà niente. Questa è la nostra missione:

“Il Progetto Educativo Cavanis  promuove nei giovani il senso di responsabilità critica, perché sappiano fare scelte libere e giuste, imparino ad aprirsi alle esigenze della solidarietà con tutti gli uomini, perseguano una cultura della pace” (PEC n. 8)

“L’educazione cristiana tende a far sì che i giovani raggiungano una conveniente maturità umana, in un ambiente permeato di spirito evangelico, di libertà e di carità…” (Cost.45).

“Poiché i giovani sono persone recanti in sé la dignità di uomini e di figli di Dio, gli educatori instaurino con ognuno di essi un dialogo e un rapporto personale; si sforzino, rispettandone la libertà, di conoscerne il carattere e i problemi per portarli ad assumere le proprie responsabilità alla luce della sapienza cristiana” (Norma 47/a).

“Si educhino i giovani e i ragazzi alla libertà, alla responsabilità e a sostenere un ruolo attivo nella comunità educativa, nelle iniziative di carattere sociale e nella conoscenza delle problematiche mondiali (Norma 55/c).

Passa dalla scuola il riscatto del Congo. Passa anche dalla piccola goccia, in un oceano di contraddizioni e sofferenze, che è la Scuola Elementare Cavanis “Renato Gelli” a Kinshasa.