2016 - Apertura nuova Missione Cavanis in Africa

MOZAMBICO: uno dei 10 paesi più poveri del mondo. Dopo anni di guerriglia e guerra civile l’accordo di pace fu firmato nel 1992, grazie anche alla Comunità Sant’Egidio di Roma. Molte industrie straniere stanno investendo nel Paese in vari settori: idrocarburi, edilizia, infrastrutture, biocombustibili, agroindustria, turismo, trasporto e servizi, ma gli abitanti del Mozambico non sempre hanno dei vantaggi e una vera promozione umana. Il Paese deve progredire molto in termini di lotta alla corruzione, di sanità e istruzione, per non lasciarsi dominare da quanti esplorano le enormi ricchezze di suolo e sottosuolo e per non ritornare a un recente passato di guerriglia.

DIOCESI di PEMBA: nel territorio della Diocesi di Pemba, nord del Paese, si trova la cittadina di MACOMIA, il cui distretto di 4.049 km2 ha 81.200 abitanti, con una densità di 20 abitanti per km2. MACOMIA non ha, come paese, molti abitanti. Invece il Comune/Distretto ha un immenso territorio con tante piccole comunità, povere materialmente, ma che vogliono organizzarsi e fare qualcosa nel campo della sanità e dell’istruzione. E’ in questo contesto che entra il nostro progetto di aiuto per portare i bambini e i ragazzi a scuola e poi costruire una scuola, a partire dalla collaborazione di base che è la “famiglia africana”. In questa cittadina, come in tutta l’Africa, c’è un numero grande di ragazzi e di bambini, molti dei quali ammalati e tossicodipendenti. La società nel complesso é poverissima ed è ancora consentita la vendita di donne e bambini.

OBIETTIVO GENERALE: la missione in Mozambico inizia con due missionari Cavanis congolesi che hanno lavorato a Kinshasa (capitale del Congo Repubblica Democratica) nella Scuola Elementare Cavanis “Renato Gelli”. Ora in Mozambico, nella nuova missione, i due missionari congolesi hanno bisogno di acquistare un mezzo di trasporto per portare a scuola i ragazzi che non possono frequentare a causa delle distanze e delle difficoltà economiche, come pure per portare in ospedale poveri e ammalati. Appena possibile inizieranno a costruire un piccolo edificio scolastico in stile africano per favorire ancora meglio, la partecipazione alla vita della scuola anche dei genitori. Questa procedura è stata usata negli anni scorsi quando é iniziata la missione in Kinshasa.

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