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Auguri da Valle Hermoso

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“Gloria a Dio nel cielo e Pace agli uomini che il Signore ama”

Cari Amici di A.L.,  continuando la tradizione cristiana di scambiare gli auguri natalizi, con gioia e affetto invio a tutti gli Amici d’Italia, familiari – confratelli e benefattori, uno specialissimo augurio di un Natale Santo e di un felice Capodanno 2012, con una fervente preghiera al Bambino Gesù che quest’augurio non sia una parola solo convenzionale. Un Natale santo significa una nuova nascita, una nuova maniera di vivere in Gesù e nel suo Spirito, e un Capodanno felice significa che solo Dio può darmi la vera gioia e pace, anche nel mezzo di molteplici e impreviste sofferenze e tribolazioni.

 

E questo perché crediamo in un Dio che si chiama Emmanuele – Dio con noi – che nel Natale è sceso, si è fatto compagno di cammino e di vita e ci ha rivelato il vero volto del Padre – Amico – Salvatore.

Il mistero dell’Incarnazione è l’avvenimento più straordinario e decisivo della storia, è distintivo unico e proprio della nostra fede cristiana, della quale non saremo mai sufficientemente riconoscenti al Signore.

Non so se queste mie riflessioni, particolarmente in questi ultimi anni, vi sembreranno, forse, un poco particolari, differenti, Voi sapete che quanto più uno si avvicina al traguardo, all’Eterno, cambia la sua maniera di vedere e valutare le cose.

Il Natale di Gesù a Betlemme prepara il Natale al cielo per chi crede che Gesù è speranza nostra.

La speranza suscita ottimismo – pace – gioia – gioia profonda e forte nel Signore che riscatta la mia vita dal vuoto della sconfitta, per dare alla mia vita l’esperienza della pienezza e della vittoria; sì, diciamo la parola giusta: per dare alla mia vita la speranza dell’Eterno; nel Natale Dio eterno si fa tempo, perché il tempo dell’uomo si faccia eterno.

Prima di concludere questa mia comunicazione, vi invio qualche notizia personale. La mia salute (grazie a Dio!) è abbastanza buona, nonostante l’età. Devo sempre ringraziare il Signore, che mi dà ancora la possibilità di lavorare nella Casa di Ritiro Spirituale e nella promozione sociale a favore di bambini e poveri di Valle Hermoso.

Però, non so quale sarà il mio futuro, perché il mio Superiore Regionale mi prospettò la possibilità di un cambio di casa e di attività. Con i miei 80 anni, devo imitare il Patriarca Abramo che, a 72 anni, dovette lasciare casa e patria, senza sapere precisamente ciò che gli chiedeva il Signore. Nei prossimi mesi mi si presenterà l’opportunità di sperimentare ciò che è e ciò che richiede l’obbedienza religiosa.

E mentre io vi assicuro della mia preghiera costante per voi, anche voi ricordatevi di me, che spenda bene le ultime cartucce nella battaglia del bene, con fede e amore rinnovato e giovane.

Con grande affetto, vi saluto, vostro

Padre Orfeo Mason

 

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