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Notizie dal Congo: febbraio 2012

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Padre Leonardi Congo febbraio 2012Da padre Leonardi

Carissimi,  le ultime notizie. Per la prima volta la nostra Congregazione ha avuto la gioia delle ordinazioni sacre, nel grado del diaconato, nella Repubblica democratica del Congo (Congo Kinshasa o RDC).

Qui la Congregazione è arrivata il 21 gennaio 2004, giorno di S. Agnese, otto anni fa, dunque.

Dopo un rapido semestre di organizzazione e per guardarsi attorno, si è cominciata da un lato la casa di accoglienza, con un primo piccolo numero di bambini: erano sette, ora sono 247; per altro lato, si è cominciato quasi subito con un seminario. Oggi i seminaristi congolesi Cavanis sono 30. Nel frattempo la piccolissima comunità locale, con uno e qualche volta due religiosi, è diventata una delegazione. Vi si sono aggiunti due padri in più. Dopo varie vicende e selezioni, il seminario maggiore si è stabilizzato e organizzato, soprattutto a partire dal 2006, con il primo noviziato, che ha preso e mantiene il nome di "Noviziato P. Sebastiano Casara".

 

E' da questa prima leva, o, come si dice qui "promotion", uscita dal primo noviziato 2006-2007, che escono i tre religiosi: Tiburce Mouyeke Barbault, Théodore Muntaba Eyor'Mbo e Benjamin Insoni Nzemé che sono stati ordinati diaconi oggi e che avevano emesso la loro professione perpetua il 20 novembre 2011 nelle mani del Preposito generale, P. Alvise Bellinato (vedi sito Cavanis a quella data);  più il teologo Célestin Trésor Mwanza-Mwanza che studia a Roma al Laterano e che, pur avendo fatto il noviziato con gli altri, è più giovane e allora è due anni più indietro degli altri quanto a studi teologici.

Abbiamo lanciato noi Cavanis l'idea di realizzare un'ordinazione diaconale e presbiterale in questa stagione, e ci si sono aggiunti altri tre Istituti, con un totale di otto candidati, quattro per il Diaconato, tra cui i nostri tre, e quattro per il Presbiterato. Si è scelta la data odierna e si è contattato il vescovo celebrante e ordinante, Mons. Edouard Kisonga, vescovo ausiliare di Kinshasa. Abbiamo goduto dell'organizzazione e dell'appoggio dell'ASUMA/KIN (Assemblera dei superiori maggiori della Provincia ecclesiastica di Kinshasa), di cui sono membro.

La celebrazione si è compiuta questa mattina, nella chiesa parrocchiale di Maria Ausiliatrice, dei PP. Salesiani, nel quartiere popolare di Masina-Petrocongo, perché è una delle più grandi chiese di Kinshasa e si prevedeva  un'affluenza massiccia.

La celebrazione è riuscita benissimo, con la presenza di almeno 1500 persone in chiesa e molte fuori, il vescovo celebrante e anche un altro vescovo ausiliare nominato, una sessantina di sacerdoti e molti religiosi e religiose. Essa è durata cinque ore, nel calore torrido equatoriale, caldo e umido, di Kinshasa, ma nessuno si lamentava. Il coro della parrocchia ha cantato e animato il canto della comunità con entusiasmo e competenza.  I neo-diaconi Cavanis e P. Leonardi, che tra l'altro ha presentato in Lingala i quattro diaconi al vescovo durante i preliminari della celebrazione, portavano delle dalmatiche e rispettivamente la casula, nuove fiammanti, con lo stemma Cavanis (P. Leonardi anche con due zanne d'elefante incrociate, che qui hanno un significato particolare). P. Manoel e P. Elias portavano due belle casule di stile locale, con i colori tipici della liturgia zairese, il bianco, il rosso e il nero, incrociati a forma di triangoli e losanghe.

Ci sembrava di essere in cielo, tanto eravamo contenti e estasiati. Dall'offertorio, i nostri tre diaconi hanno servito il vescovo e l'altare per la prima volta, e lo hanno fatto con molta devozione e competenza; tra l'altro, oltre a varie lezioni e prove precedenti nella nostra cappella, si era svolta ieri nella chiesa di Maria Ausiliatrice una grande prova generale, con il cerimoniere e con la presenza del vescovo; prova generale che era durata più di cinque ore.

Il rito è stato bellissimo, con molta musica, l'inevitabile danza, gli strumenti di percussione, i colori sgargianti degli abiti dei cristiani e soprattutto delle cristiane laiche; la quantità di chierichetti con le loro tuniche colorate, le bambinette in costume che danzavano al centro della navata. Una grande partecipazione calda e emotiva dell'assemblea, i "milolo' ", cioè le grida gutturali caratteristiche di acclamazione, soprattutto da parte delle donne. Una liturgia "calda" che noi in Italia ci sogniamo. Le acclamazioni e gli "Amen" erano tali da far tremare i vetri delle finestre (che non ci sono, per aiutare la ventilazione dell'ambiente) , come raccontava e raccomandava S. Agostino, che del resto era Africano.

E' stata una celebrazione che ha riscaldato il cuore di tutti, e ci voleva in questo momento in cui il governo, l'établissement e la stampa stanno calunniando e perseguitando la chiesa cattolica, anche con una religiosa  pugnalata e uccisa a fine gennaio, altri morti, e con i gas lacrimogeni scagliati giovedi' scorso dalla polizia in una chiesa centrale di Kinshasa per disperdere i fedeli in preghiera (cosa mai vista qui in Congo; i preti, suore e vescovi uccisi si' li avevamo già visti), e ancora con il bloccaggio violento di una marcia organizzata dall'arcivescovo e cardinale Laurent Monsengwo Pasinya l'altro ieri; tutto cio' perche la voce del cardinale e della Conferenza episcopale (CENCO) si è levata contro la pagliacciata delle elezioni presidenziali e del parlamento del 28.11 u.s., il cui contaggio delle schede elettorali non si è ancora concluso.

Dopo la messa, i religiosi e religiose, i preti e naturalmente i nuovi ordinati hanno avuto un rinfresco nella canonica. In seguito siamo partiti tutti 33 più alcuni ospiti, in due macchine stracariche, per la Maison d'accueil Cavanis, la nostra bella scuola gratuita e casa d'accoglienza, dove P. Manoel Rosa e P. Braz Elias Pereira avevano preparato un pranzo straordinario, nel nuovo campo di calcetto coperto, con la presenza di più di 220 persone, molte più del previsto. Si è realizzata la "moltiplicazione dei pani" e di moltre altre cose, birre comprese.

E' stata una giornata da non dimenticare, di cui ringraziamo di cuore il Signore e la Madonna; una giornata cui hanno partecipato da lontano il Preposito e tutte le nostre comunità religiose e parti territoriali, con lettere cordialissime, preghiere e amore.

Saluti affettuosi a tutti. Giuseppe Leonardi

 

Kinshasa, 19.02.2012

 

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